Il Leone era invecchiato, ed ammalato giaceva in una spelonca; tutti gli animali andarono a visitarlo, eccetto la Volpe; il Lupo, avendo l’occasione, accusò la Volpe presso il Leone, che ella poco stimava il Signore di tutti gli animali, e per questo non era venuta a visitarlo. Fra questo venne la Volpe, ed intese le ultime parole del Lupo. Il Lione si adirò contra di lei: ma ella disse: Chi di questi, che son venuti, tanto ti ha giovato quanto io, che sono andata cercando per te la medicina, ed holla ritrovata? Il Leone comandò, che dicesse la medicina, ed essa rispose: leva la pelle dal Lupo vivo, e così calda mettitela addosso. Il Lione subitò ammazzò il Lupo, al quale giacendo in terra morto, la Volpe disse: Non bisogna commovere il Padrone al mal volere, ma a ben volere.
Sentenza della favola
La favola vuole, che quello, che ogni giorno macchina male, spesso cade nel laccio suo medesimo.
n. 054, p. 128