Di una Cerva, ed un Leone

Una Cerva fuggendo dai Cacciatori, entrò in una grotta, dove trovo un Leone, e da quello fu ammazzata, e morendo diceva: O poverina me fuggendo gli uomini, sono data in preda al più crudele animale, che sia al Mondo. Sentenza della favola Questa favola significa, che molti fuggendo i pericoli piccioli, incontrano i maggiori. n. 046, p. 125 »

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Di una Cerva

Una Cerva acciecata d’un occhio, pasceva appresso al lido del Mare, e l’occhio buono teneva verso la terra per paura de’ Cacciatori, l’altro verso il Mare, donde niente temeva. Passando indi certi naviganti la saettarono, ed essa disse piangendo, che dove lei temeva, non aveva avuto male alcuno, e donde non temeva, quello le era accaduto, ed era stata tradita. Sentenza della favola Questa favola significa, che alcuna volta quelle cose, che pajono nocive sono utili, e quelle, che pajono utili sono nocive. »

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Della Tartaruga, e l'Aquila

La Tartaruga pregava l’Aquila che le insegnasse a volare, e l’Aquila diceva, che questo era fuori di sua natura. Ella tuttavia pregando, l’Aquila la prese con l’unghie, la portò in alto, e poi la lasciò cadere, ed ella cadendo sopra alcune pietre tutta si ruppe. Sentenza della favola Questa favola significa, che molti per non avere obbedito a savj e prudenti s’hanno fatto male a loro medesimi. n. 044, p. »

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Dell'Oche, e le Grue

L’Oche e le Grue pascevano in un medesimo prato; Venendo i cacciatori, le Grue che erano leggiere, subito fuggirono, e l’Oche per esser gravi, e corpulenti, non potendo volare furono prese. Sentenza della favola La favola significa, che quando si piglia una Città, i proveri subito fuggono, e i ricchi son presi. n. 043, p. 123 »

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Di un Avaro

Un Avarro vendè tutti i suoi beni, e comperò una massa d’Oro, ed ascesela in un luogo, dove ancora pose tutto il suo animo, e la sua mente, ed ogni giorno l’andava a vedere. Uno conoscendo questo glielo tolse. Non trovando l’avaro l’Oro, cominciò a piangere, e svellersi i capelli, ed essendo veduto così piangere, ed intesa la causa, gli fu detto: Non t’attristare così, che avendo l’Oro tu non l’avevi; ora in cambio dell’Oro, mettivi un sasso; e datti ad intendere, che quello sia l’Oro; e quel medesimo, che facevi dell’Oro, potrai fare di questo; perchè quando tu avevi l’Oro, tu non lo adoperavi. »

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Di un Cerviotto

Il Cerviotto disse una volta a suo Padre: Tu sei maggiore, e più veloce del cane, e hai le corna grandi, tal che ti puoi vendicare: or perchè hai tu sì gran paura d’esso, rispose egli: Tu dici il vero, figliuolo, e lo so di certo, ma quando io odo il latrare del cane subito io sono sforzato a fuggire. Sentenza della favola La favola significa, che un timido per qualsivoglia ammonizione non si può fortificare. »

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Di una Lodola

La Lodola essendo presa col laccio diceva: Guai a me infelice uccello, io non ho rubato nè oro nè argento, nè alcun’altra cosa preziosa, ma un granello di formento è causa della mia morte. Sentenza della favola La favola è contra quelli, che per un piccolo guadagno si mettono a gran pericolo. n. 040, p. 122 »

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Di uno Schirato, ed una Volpe

Uno Schirato stando sopra un’ albero aguzzava i denti, e la Volpe gli domandò la causa, perchè non ne avendo necessità, all’ora aguzzasse i denti. Esso rispose. Questa fo, perchè venendo il bisogno, non voglio esser occupato ad aguzzare i denti: ma voglio stare in ordine. Sentenza della favola La favola ammonisce, che l’uomo deve stare in ordine per ogni bisogno, che possa succedere. n. 039, p. 122 »

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Del Pavone, e la Gaza

Il Pavone pregò gli Uccelli, che volevano creare un Re, che per sua bellezza lui facessero Re. La Gaza cominciò a parlare, e disse: Come tu sarai Re; se l’Aquila ci comincierà a perseguitare, chi ci ajuterà. Sentenza della favola La favola ci dimostra, che i Re non devono eleggersi per bellezza, ma per fortezza e prudenza. n. 038, p. 122 »

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Della Nottola, lo Spino, ed il Mergo

La Nottola, lo Spino, ed il Mergo di compagnia deliberarono fare una mercanzia. La Nottola tolse in prestito argento, lo Spino prese molte vesti, e il Mergo pigliò monete e navigarono. Venne una sì gran tempesta nel Mare, che la Nave si sommerse, e tutte le mercanzie si perderono, e loro scamparono. Quindi avviene che sempre il Mergo è appresso al Lido del Mare per vedere se trovasse alcuna sua moneta, la Nottola per avere paura de’ suoi creditori mai non si vede di giorno; e lo Spino sempre s’attacca a qualche vesta per vedere se conosce le sue. »

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