Di un Cigno, ed un'Oca

Un uomo ricco nodriva un Cigno, ed un’Oca, l’uno per il canto, l’altra per mangiarla. Volendo ammazzare l’Oca in tempo di notte, e non vedendo qual fosse l’Oca, fu in lei cambio preso il Cigno, e dovendo essere ammazzato con cantare fu conosciuto, e così fuggì la morte. Sentenza della favola La favola dinota, che la Virtù giova anco ne’ pericoli di morte. n. 056, p. 119 »

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Di un Ubbriaco, e la sua donna

Una donna avendo un marito ubbriaco, e volendolo guarire da quella ubbriachezza, fece questo: trovandolo un giorno ubbriaco lo portò in una sepoltura come morto. Quando pensò, che fosse svegliato, andò, e battè all’uscio del sepolcro, ed egli disse. Chi sei tu, che batti alla porta? e la moglie rispose: Io porto da mangiare a’ morti. Egli rispose: non mi portar da mangiare, ma da bere, tu mi dai mala nuova quando tu mi porti da mangiare e non da bere. »

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Del Leone, ed il Lupo

Il Leone era invecchiato, ed ammalato giaceva in una spelonca; tutti gli animali andarono a visitarlo, eccetto la Volpe; il Lupo, avendo l’occasione, accusò la Volpe presso il Leone, che ella poco stimava il Signore di tutti gli animali, e per questo non era venuta a visitarlo. Fra questo venne la Volpe, ed intese le ultime parole del Lupo. Il Lione si adirò contra di lei: ma ella disse: Chi di questi, che son venuti, tanto ti ha giovato quanto io, che sono andata cercando per te la medicina, ed holla ritrovata? »

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Del Pastore, ed il Lupo

Un Pastore trovato un Lupaccino, pigliollo, e lo nodrì(?) insieme co’ Cani. Quando egli fu cresciuto, se qualche volta il Lupo rubava alcuna pecora, lui lo perseguitava insieme co’ Cani. E quando i Cani nol potevano giungere, e se ne tornavano, quello il seguitava, perchè quando l’avea giunto, egli fosse partecipe della preda. Se qualche volta il Lupo non ammazzava la Pecora, egli l’ammazzava, e se la mangiava co’ Cani; e questo fece infino che il Pastor conobbe, ed intese la cosa, perilchè l’appiccò ad un Albero. »

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Del Serpente, ed il Granchio

Il Serpente, ed il Granchio vivevan insieme, avendo fatto compagnia, ed il Granchio ammoniva il Serpente, che mutasse costumi. Ma quello non obbediva. Dormendo un giorno il Serpente, il Granchio l’affogò, e morto il Serpente, il Granchio disse: Se tu fossi vivuto semplice, e puro, non averesti patito questa pena. Sentenza della favola La favola c’insegna, che quelli che c[..]no ingannare gli amici, soon primi offesi. n. 051, p. 127 »

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Della Porca, e della Cagna

La Porca e la Cagna combattevano insieme chi di loro fosse più fruttifera. La Cagna diceva, che ella era più fruttifera di tutti gli altri animali. La Porca contro quella diceva: ma quando tu dici questo, ricordati, che tu partorisci i figluoli ciechi. Sentenza della favola La favola significa, che le cose non si devono giudicare per la celerità, ma per la perfezione. n. 051, p. 126 »

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Di un Porco ed un Cane

Il Porco, ed il Cane si beffeggiavano insieme. Il Porco guirava per Venere di volere squartare il Cane coi denti, ed il Cane rispose subitamente. Bene tu giuri per Venere perchè sei amato da essa tanto, che chi mangia delle tue triste carni, non vuole, che entri nel suo Tempio. Il porco rispose: E per questo la Dea dimostra di amarmi più, perchè è nemica a chi mi ammazza, e ferisce; e tu puzzi vivo e morto. »

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Di un Cane, ed un Ortolano

Il Cane di un Ortolano cascò in un pozzo, e l’Ortolano per cavarvelo fuora discese nel pozzo, ed il cane pensando, che vi fosse disceso per affogarlo, lo morsicò: ed egli tornando di sopra con dolore, disse io l’ho voluto salvare, ed egli mi ha voluto ammazzare. Sentenza della favola La favola è contra l’ingrati e sconoscenti. n. 049, p. 126 »

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Dell'Asino, il Leone, ed il Gallo

Pascevansi il Gallo, e l’Asino. Un Leone assaltò l’Asino, ed il Gallo gridò: il Leone fuggì perchè dicono il Leone, aver paura della voce del Gallo. L’Asino pensando che fuggisse per lui, seguitò il Leone, e quando l’ebbe seguito tanto che il Leone non sentiva la voce del Gallo, si voltò, e mangiollo tutto, il quale morendo con alta voce diceva: O sfortunato, e pazzo; s’io non sono nato da Padre forte, e gagliardo, perchè sono io venuto a combattere? »

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Di una Cerva ed una Vite

Una Cerva fuggendo da’ Cacciatori si nascose sotto una Vite; quando quelli furono un poco passati, pensando essere ascosa, cominciò a mangiar le foglie della vite, e facendo strepito i Cacciatori si voltarono pensando quel che era, cioè che qualche animale fosse nascosto sotto quelle foglie; ammazzarono con le saette la Cerva, la quale in tanto diceva: Quel che patisco è giustamente, perch’io non doveva offendere chi mi guardava. »

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